Per essere curiosi serve coraggio!
Per essere curiosi serve una buona dose di coraggio. Ci hai mai pensato?
Come sarebbe “perché mai”? Ti sembra forse facile?
Porci delle domande ci espone al rischio di scoprire idee che non coincidono con le nostre! Ogni volta che ci apriamo a un dubbio (“e se non fosse proprio così?”) è un po’ come se perdessimo l’equilibrio. Sentiamo vacillare le nostre certezze, ci sentiamo a disagio, improvvisamente privi delle nostre “risposte facili”, care amiche che ci hanno sempre sostenuti /e durante le nostre conversazioni.
Viviamo in un mondo che adora le risposte rapide, preconfezionate (rassicuranti anche quando spaventose) ed ecco allora che essere curiosi richiede forza, perché significa rimanere nell’incertezza, accettare che alcune domande restino aperte e confrontarci con l’ignoto, oppure con qualcosa che ci sembra strano, incomprensibile o assurdo.
Eppure, proprio questa è la forza della curiosità: può regalarci una mente elastica, pronta a esplorare (non necessariamente scegliere o approvare) ogni possibilità o a convivere serenamente con la consapevolezza di non avere tutte le risposte in tasca. Questo può aprirci alla creatività e alla tolleranza, arricchirci con nuovi punti di vista, aiutarci ad evolvere.
Non si parla di un cambio di prospettiva radicale (sostituire i propri dogmi con dogmi opposti significherebbe soltanto passare da una bolla all’altra), ma soltanto di essere disposti a guardare ogni cosa anche da un’altra prospettiva. Persino i valori con cui siamo cresciuti, per quanto importanti e preziosi, non dovrebbero essere esenti da questo. A volte bastano delle “piccole” cose, come chiedersi come mai abbiamo certe abitudini, se certi luoghi comuni siano verificabili, se uno slogan non sia soltanto una manipolazione, se le nostre opinioni siano veramente nostre.
A volte considerare punti di vista differenti (considerarli, non abbracciarli) può essere un interessante esercizio.
